Agronomo Milano: gestire il verde

Un prato per tutte le occasioni

27.10.2014 17:48
 
Sul prato passiamo una buona parte della nostra vita. A pensarci bene, infatti, il prato accompagna gran parte dei momenti di svago e il tempo libero di grandi e piccini. Sul prato giochiamo a calcio, pratichiamo sport, prendiamo il sole, ci intratteniamo con i nostri bambini, passeggiamo con il nostro cane, ci rilassiamo. Il prato è un elemento irrinunciabile del verde cittadino pubblico e privato: aiuole, giardini e parchi sono condizionati moltissimo dallo stato di salute del manto erboso nonché dalla sua gestione che, qualora sia male condotta, può portare a costi esorbitanti senza portare a risultati positivi. 
 
La buona riuscita di un prato è determinata da numerosissimi fattori: la qualità del terreno, le specie erbacee seminate, il clima della zona, l’esposizione del luogo e il suo utilizzo e la gestione (irrigazione, concimazione, trattamenti fitosanitari). Un prato di un campo da calcio dovrà avere sicuramente una progettazione e una gestione molto diversa da l prato di un’aiuola o di un giardino condominiale.   
Innanzitutto, l’agronomo deve comprendere bene attraverso il dialogo con la committenza qual è il compito esatto che il prato andrà ad assolvere. Il prato di un giardino pubblico classico e il prato di un giardino condominiale di particolare pregio avranno approcci molto diversi sia nella fase progettuale, sia nella gestione.
 
Il terreno deve garantire la massima abitabilità alle piante erbacee che verranno seminate. Quindi deve garantire la giusta quantità di aria, di acqua e di sostanze nutritive che sono indispensabili al metabolismo vegetale. Fondamentale conoscere gli usi passati del terreno:  spazi rimasti incolti per anni necessitano sicuramente di una serie di operazioni come il diserbo delle specie infestanti e la rimozione delle pietre in eccesso. Qualora il terreno sia stato interessato da fonti di inquinamento importanti è bene procedere con un’opera di bonifica. Terreni, invece, adibiti in precedenza a prato o a coltivazione possono essere utilizzati dopo una leggera aratura che consente di rimuovere il compattamento del terreno. 
Il terreno deve avere un’ottima capacità di sgrondo in quanto moltissime specie erbacee soffrono il ristagno idrico. Per questo terreni argillosi potrebbero essere arricchiti con un po di ghiaia o addirittura provvisti di un sistema più complesso di drenaggio, capace di rimuovere l’acqua in eccesso. In fase di semina il terreno dovrà essere arricchito con una buona dose di concimazione organica (stallatico, compost) e di concimazione granulare minerale in modo da assicurare un ottimo apporto di nutrienti, soprattutto azoto.  
 
Per quanta riguarda i giardini pubblici e privati, non sempre il classico prato all’inglese è la soluzione migliore sia da punto estetico, sia dal punto di vista dei costi. Il prato fiorito è un miscuglio di specie di fiori perenni ed annuali (garofani, fiordalisi, papaveri, ranuncoli, camomilla), di graminacee (loietto, festuca) e di leguminose (trifogli)  che manifesta il massimo effetto estetico in primavera ed estate dove raggiunge un altezza di 40-50 cm. Questo consente di ridurre la gestione, soprattutto gli sfalci e l’irrigazione. Infatti, essendo un prato che si basa soprattutto su specie rustiche dopo la semina (consigliabile in aprile) sono necessari solo pochi interventi d’irrigazione e uno sfalcio estivo. Qualora prima della semina si sia condotta una preparazione del terreno rigorosa, il prato fiorito va riseminato ogni 2-3 anni. Il prato fiorito è una soluzione strepitosa per quei contesti che richiedono un colpo d’occhio notevole, senza necessità di una grande fruibilità (interventi di naturalizzazione, aiuole, prati dove non ci sono grosse esigenze di gioco). 
Approccio totalmente diverso per i prati sportivi che richiedono una manutenzione molto onerosa e puntuale. Il prato in questo caso deve essere piuttosto omogeneo e sfalciato di frequente per garantire la stessa altezza dell’erba. I prati sportivi necessitano di una resistenza al calpestamento e al taglio che è assicurata da poche specie. Le specie devono contenere un buon quantitativo di silice accompagnato da un vigore vegetativo notevole. Per questo scopo si prestano bene specie appartenente al genere Cynodon e Zoysia.
Miscugli di altre graminacee quali specie appartenenti ai generi Poa, Festuca, Agrostis, Pennisetum, Paspalum, Stenotaphrum, Lolium e Dichondra si prestano particolarmente bene, invece, per quei prati che si trovano in giardini con un medio grado di calpestio (giardini pubblici, aree giochi, giardini privati dedicati al gioco dei bambini o con alta frequentazione). Prati così composti danno vita a tappeti erbosi verdi con un medio grado di manutenzione.  Anche in questo caso, l’utilizzo di specie macroterme (Cynodon, Zoysia) può essere molto utile. Il prato all’inglese nei climi mediterranei è molto complesso da mantenere in quanto solitamente è ottenuto in climi caratterizzati da temperature medio-basse ed elevata piovosità. Alle nostre latitudini il prato all’inglese è caratterizzato da una manutenzione piuttosto complessa che richiede necessariamente personale preparato, soprattutto nei mesi estivi. Il prato all’inglese presenta una grande uniformità capace di trasmettere ordine ed eleganza e necessita la scelta di alcune specie, in genere microterme:  Agrostis tenuis, Agrostis stolonifera, Lolium italicum, Lolium perenne, Poa pratensis, Poa annua, Festuca rubra, Festuca ovina
 
L’impianto d’irrigazione è ormai d’obbligo nella quasi totalità delle tipologie di prato, almeno per quanto riguarda il clima della Pianura Padana dove sempre più spesso le estati e le primavera presentano periodi di siccità e grande caldo. L’impianto d’irrigazione è consigliabile anche per quelle tipologie di prato, come il prato fiorito, che potrebbero anche non averne bisogno in quanto è importante lasciare una certa elasticità progettuale in ogni contesto.  La frequenza del taglio dipende da numerosissime variabili: clima, tipologia di verde, esigenze della committenza, specie presenti nel prato, tipo di terreno. Prati di giardini di pregio (dove il calpestio è minimo) possono avere necessità di 1-2 tagli a settimana. Per quanta riguarda, invece, i prati intensamente frequentati si può arrivare a un taglio ogni 2-3 settimane. Gli sfalci non devono mai essere condotti troppo radente il suolo per consentire alle gemme presenti poco sopra il colletto di ricacciare. Per i prati che richiedono frequente sfalcio esistono robot taglia-erba di eccezionale comodità programmabili e sicuri. 

Contatti

Andrea Bucci dottore agronomo a Milano, Monza, Pavia, Lodi, Bergamo e Brescia. Agronomo Milano.

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